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Le osservazioni delle insegnanti:
A conclusione del percorso, appare necessario sottolineare che, le insegnanti coinvolte nell'attività di diffusione del Globalismo Affettivo hanno aderito, sin da subito, con entusiasmo e comprensibile curiosità al Progetto.
Questo, infatti, sembrava contraddistinguersi per originalità e concretezza di intenti. Non si trattava di riproporre esperienze già realizzate altrove, attingendo magari alle varie guide didattiche. Occorreva, bensì, programmare, organizzare una azione sistematica e mirata al raggiungimento di un traguardo finale. certo non possiamo negare i nostri iniziali timori per la difficoltà di impersonare la figura del Computeraio e di non riuscire ad avviare e portare al conclusione un percorso nuovo ed impegnativo.
Poi, le ansie iniziali hanno lasciato il posto alla voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi e anche noi ci siamo fatti coinvolgere dal mondo delle Lettere! I racconti trascinavano tutti, adulti e bambini, tanto che ora i piccoli , oltre alle favole classiche, ricordano anche quella dei due alberelli, della bottiglia e tutte le altre storie del Computeraio.
In realtà, il gruppo misto, costituito da bambini di cinque anni e uno di quattro, ad inizio attività, non ha sempre manifestato piena partecipazione. la narrazione delle storie e, soprattutto la visione delle immagini e i giochi, sono stati proficui per far scaturire un crescente interesse. E poi il computer che, incuriosendo e attirando i bambini, affidava loro non il classico ruolo del gioco, fine a se stesso ma si trasformava in uno strumento di interazione didattica attiva e di gratificazione.
Con l'utilizzo delle schede, i bambini hanno, poi, dimostrato di ricordare le lettere: bastava riprendere un solo particolare della storia che tutto si faceva più chiaro nella mente e il riconoscimento della lettera veniva da sé.
Abbiamo deciso di inserire nel gruppo un bambini che aveva appena compiuto 5 anni. Egli, pur dimostrando da subito la voglia di conoscere le lettere ha avuto qualche difficoltà nel memorizzarle tutte.
Il bambino in situazione di handicap ( ritardo psico tratto motorio globale) ha sviluppato maggiore prontezza nel rispondere alle consegne e un miglioramento nella motricità fine, mentre è rimasta scarsa la memorizzazione e la riproduzione grafica della lettera.
Per il futuro, riteniamo utile diluire le attività del Progetto in un tempo più lungo al fine di operare una osservazione più attenta e sistematica e rispettare i livelli di apprendimento di ognuno
Insegnanti:
Nestola Maria Rosaria
Fracchiolla Rosangela
Del Vento Antonietta
Colapinto Donata
Di Leo Pasqua