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Le osservazioni delle insegnanti:
L'incontro di formazione del 4 marzo 2010, nei locali del 6° Circolo' San.ta Chiara' di Foggia, ha sicuramente destato curiosità e voglia. di sperimentare il nuoovo Metodo proposto.
La nostra scuola dell'infanzia è a indirizzo montessoriano, per cui è già presente nel curricolo, una preparazione diretta ed indiretta alla scrittura mediante il materiale strutturato ed una serie di esercizi adatti, per favorire nel bambino "l'esplosione della scrittura",
Nel corso dell 'incontro di formazione, alcune citazioni dì carattere pedagogico, C011 chiaro riferimento al metodo Montessori, ha permesso di far rilevare alcuni aspetti in comune con questo nuovo metodo, che tende ad operare una mediazione tra il gioco e il "lavoro" ed impegna tutta la personalità del bambino.
I software didattici inclusi nel metodo, sono fedeli al principio montessoriano delI'autovalutazione dell'operato del bambino, poiché permette a ciascuno di apprendere secondo i propri ritmi e tempi e di rilevare l'errore, sempre mediante I'autovalutazione.
Come già era stato rilevato nell'incontro, sarebbe stato auspicabile cominciare la sperimentazione ne] mese di gennaio o anche prima, ma per i motivi burocratici comunicati in sede di formazione, il fisiologico ritardo ha comportato che, tale sperimentazione, dovesse essere inserita tra le progettualità programmate all'inizio dell'anno scolastico.
In un successivo incontro tra le due insegnanti coinvolte nella sperimentazione del metodo: Orsola Fiscarelli e Rosalba Marone, sono emersi dei punti di criticità, già in parte esplicitati nella scheda di rilevazione in itinere.
Tra gli interrogativi: emergeva il dubbio su come coinvolgere ì bambini a livello affettivo-emotivo.
Nella nostra scuola non si sarebbe potuto utilizzare uno spazio "attrezzato", né una lavagna luminosa, ma la preoccupazione maggiore era la mancanza di un "maestro computeraio" esterno, cui demandare la creazione del "momento magico",
Quale credibilità avremmo potuto avere noi. maestre del vivere scolastico quotidiano, magicamente trasformate in "maestre computerai e?
E ancora, nel mese di marzo, alcuni bambini frequentanti l'ultimo anno, erano già in grado di scrivere, anche in corsivo, quale ricaduta avrebbe potuto avere il metodo?
Tra ì bambini "uscenti" ce ne erano alcuni che per una serie di motivi non avevano ancora imparato a riconoscere le lettere dell'alfabeto, come sì sarebbero confrontati con quelli che già avevano imparato a scrivere speditamente?
Abbiamo accettato comunque la "sfida", per far sì che anche i nostri bambini potessero avere questa ulteriore opportunità formativa e la sperimentazione ha avuto inizio i123 marzo 2010.
Sì è pensato .di coinvolgere diciannove bambini che il. prossimo anno scolastico frequenteranno la nostra scuola primaria.
Le due insegnanti coinvolte si sono improvvisate "maestre computerai e" travestendosi ed indossando un "lego" che richiamava esplicitamente il ruolo rivestito e mettendo a servizio del buon esito della sperimentazione le proprie specifiche competenze, artistiche e tecniche.
Per motivi organizzativi, è stato scelto uno "spazio sezione " che veniva "adeguato" ogni qualvolta la calendarizzazione precedentemente definita lo richiedesse.
All'inizio e alla. fine di ogni incontro programmato, i bambini cantavano la sigla, identificata quale segnale distintivo di carattere spazio-temporale magico, da dedicare al mondo delle lettere.
l bambini coinvolti, provenienti da cinque sezioni, inizialmente hanno mostrato incertezze e ritrosie nel coinvolgimento attivo, durante la drammatizzazione dei' racconti, ma rimanevano incantati durante la visione dei racconti al computer.
Inizialmente, la maggiore perplessità era rivolta all'essere credibili come "maestre che andavano e venivano dal mondo delle lettere, dove ricevevano ogni volta una lettera da bere, raccontare, da far drammatizzare, visionare al computer, disegnare, riconoscete e scrivere.
Dopo i primi incontri, i bambini hanno cominciato ad identificare nelle "maestre computerai e", le insegnanti che li proiettavano in una dimensione magica.
Questo è stato il necessario feedback, per valutare se tutto procedeva nel migliore dei modi e se le "maestre computeraie", erano riuscite ad entrare nel loro mondo immaginario sollecitando il canale affettivo-emotivo.
Nei successivi incontri, si aveva cura di recuperare gli apprendimenti conseguiti in precedenza e si proponeva la drammatizzazione dei nuovi racconti.
Man mano che si procedeva, i bambini, mostravano sempre più interesse, nell'interpretazione dei personaggi legati alle singole lettere gettonatissima è stata la Farina delle lettere, capace di risolvere magicamente i "problemi" legati ai. racconti.
Nel corso degli incontri le maestre computeraie hanno adoperato dei "mediatori didattici", semplici oggetti, spesso materiali di recupero, che servivano per aiutare i bambini a "vivere''il racconto.
Durante lo svolgimento delle attività legate ai "racconti", è emerso che alcuni bambini, non avevano memorizzato bene tutte le lettere, si è preferito, quindi, posporre il gioco del Robot, dopo aver raccontato, drammatizzato, disegnato e compilato le schede di tutte le lettere per dare il tempo a ciascun bambino dì interiorizzarle con maggiore certezza, al fine di evitare insuccessi di per sé demotivanti.
Il gioco del robot nei suoi diversi aspetti, ha coinvolto con entusiasmo tutti i bambini, anche i più timidi si sono cimentati nel "passo del robot" e nella scrittura alla lavagna.
Utilissimo lo spelling visivo al computer, eseguito dopo aver preparato una presentazione di power point, relativa a semplici parole bisillabe, che prevedeva la comparsa di singoli grafemi, poi di sillabe, infine di parole intere da riconoscere verbalizzare e scrivere.
L'utilizzo del computer per la visione dei racconti e del software incluso nel metodo, si sono rivelati utilissimi per il riconoscimento ed il ricordo delle lettere, ma soprattutto per I'autovalutazione di ciascun bambino, che ha potuto COS1. calibrare il proprio percorso cognitivo, secondo i propri ritmi e tempi di apprendimento.
Il progetto è terminato il 20 maggio 2010.
I bambini, nel corso degli incontri programmati hanno elaborato propri disegni riferiti ai racconti delle singole lettere, hanno compilato schede strutturate, schede con lettere dettate in presenza ed in assenza di grafema, schede riferite allo spelling visivo con singoli grafemi, con sillabe e con parole bisillabe intere.
Il ]0 giugno 2010 si è svolta una manifestazione nei locali deUa scuola primaria, dedicata al Globalismo affettivo", nella quale è stato illustrato il metodo, le fasi e SOllO state proiettate immagini fotografiche relative ai momenti salienti che :ha visto protagonisti i bambini coinvolti nella sperimentazione.
AI termine, ciascun bambino ha ricevuto un "sacchetto" contenente gli elaborati individuali,Wlo zainetto-ricordo contenente 20 tessere delle singole lettere; recanti un chiaro riferimento al relativo racconto e un attestato di merito, appositamente strutturato per l'occasione.
Foggia, 8 giugno 2010
Ins. referente : Fiscarelli Orsola Maria
Ins. Marone Rosalba