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Le osservazioni delle insegnanti:
Il metodo del Globalismo affettivo ha suscitato molta perplessità iniziale sia nei docenti che negli alunni, quasi a dire all'insegnante Computeraia: " Ma questa che vuole fare?", ma subito dopo, invece, ha scatenato un generale entusiasmo che ha predisposto gli alunni ad un tipo di apprendimento inteso non come uno sforzo, una fatica ma un gioioso e piacevole "apprendere".
Il metodo ha favorito quindi, in modo naturale, lo sviluppo di quelle potenzialità intrinseche nei bambini che vanno adeguatamente stimolate.
"Il Computeraio è stato per i bambini sempre il benvenuto". E' vero, lo aspettavano, lo chiedevano con entusiasmo: i loro occhi si illuminavano quando si predisponeva l'ambiente per l'attività.
I racconti delle lettere con la relativa drammatizzazione erano un momento magico che tutti aspettavano: anche i più piccoli ascoltavano a bocca aperta e ora riconoscono alcune lettere.
E' stato necessario, per ogni racconto escogitare delle performance sempre nuove.
Il Globalismo affettivo crea una situazione di vera crescita per i bambini, è valido non solo per l'apprendimento della letto-scrittura, ma anche per l'acquisizione di molteplici altre competenze.
Pertanto propongo per il prossimo anno scolastico di estendere il metodo anche agli alunni di quattro anni.
L'insegnante referente
Libera Ciociola Antonietta De Filippo