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Le osservazioni delle insegnanti:
L'attenzione degli alunni è notevole, ascoltano incantati le storie e le raccontano volentieri.
I bambini attendono con grande aspettativa il gioco correlato alle attività. Drammatizzano le storie con grande entusiasmo e chiedono di interpretare i diversi ruoli.
Difficoltà assidua ad entrare nel software.
Il metodo ha sucitato entusiasmo nei docenti e negli alunni.
Ins. te Loredana Fiore
Relazione finale
Già da diversi anni il nostro team docente avvia i bambini all’approccio alla letto-scrittura seguendo il percorso della scoperta della lingua scritta, secondo gli studi delle due ricercatrici neo piagettane ferrero-teberosky. Si parte da una prima distinzione tra lo scarabocchio, come rappresentazione grafica o tentativo di scrittura ( tre anni) , per arrivare all’associazione tra fonema e grafema ( 4 anni) e a riconoscere la corrispondenza tra suono e segno scritto alfabetico ( 5 anni).
Riteniamo che la scomposizione e l’analisi della parola è in realtà il punto di arrivo di un lungo processo di conoscenza, caratterizzato da fasi di costruzione e di messa a punto di ipotesi, assolutamente necessarie per attivare e consolidare le competenze linguistiche.
Le insegnanti di scuola primaria, spesso, cadono nell’errore di pensare che l’apprendimento della letto-scrittura avvenga nei primi mesi di scuola, ma in effetti, ( abbiamo verificato sul campo) i bambini cominciano il processo di apprendimento molto prima, all’incirca attorno ai tre anni.
Pertanto avendo lavorato per oltre quindi anni, seguendo questa metodologia, abbiamo sentito la necessità di partecipare all’attività di formazione del “Globalismo Affettivo”.
Quest’anno, lavorando con un gruppo di bambini di età eterogenea, abbiamo verificato l’efficacia di questo nuovo metodo di avvio alla letto-scrittura, soprattutto con i quattrenni.
Secondo noi , la novità sta soprattutto nel dare valenza affettiva al grafema attraverso le storie. La figura della Computeraia, le attività relative alla scoperta delle lettere e l’uso del computer hanno coinvolto l’intero gruppo sezione: anche i cinquenni che già avevano piena conoscenza dei grafemi.
Tale metodo, condiviso dal Collegio dei docenti, porrebbe le basi per una continuità reale tra i due ordini di scuola per una efficace comunicazione nella didattica dell’apprendimento. Questa condivisione darebbe significato alle attività programmate in continuità, perché andrebbe ad incidere sull’O.F dal punto di vista del bambino.
Ins. referente: Liguori Carmelina
Ins. coinvolti:
Maria Grazia D’Alessandeo
Loredana Fiore