Globalismo Affettivo


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Cosa ne pensa rOSMINI Andria

Le osservazioni delle insegnanti:

Osservazioni:

Livello di attenzione e di interesse risulta ottimo.

L'attenzione nel momento dell'ascolto e della visione continua ad essere buona, mentre si rileva la difficoltà nella fase operativa da parte di alcuni bambini.

Tali attività sono risultate particolarmente gradite ai bambini. Le insegnanti hanno così ampliato e integrato con altri giochi e ausili di oggetti reali relativi alle storie narrate.

Dopo gli aggiustamenti e le modifiche apportate, il percorso sperimentale è risultato più scorrevole e proficuo.

Il gruppo docente ritiene utile per il futuro organizzare un "Laboratorio di Letto-Scrittura" affrontando una lettera per volta per meglio adeguarsi ai ritmi e ai tempi dei disabili, per dare maggiore spazio a tutte le attività ludiche e alla fantasia delle insegnanti.

Firma del Docente: Maria SGARRA e Vincenza MIRACAPILLO

Relazione finale:

Il giorno quattordici del mese di Maggio dell'anno 2010 si sono concluse nella nostra scuola le attività relative al Progetto sperimentale "Globalismo Affettivo", il nuovo metodo di avvio alla lettura e scrittura nella Scuola dell'Infanzia.
Il gruppo di lavoro è stato costituito da otto docenti, di cui cinque curricolari e tre di sostegno e da quattordici bambini di cui tredici cinquenni, tra cui quattro disabili e un quattrenne.
Inizialmente le otto insegnanti "computeraie" si sono alternate a coppie, una curricolare e una di sostegno, in itinere si è resa necessaria la presenza della seconda insegnante di sostegno per supportare maggiormente gli alunni disabili nella fase esecutiva relativa al riconoscimento e alla memorizzazione delle lettere su schede strutturate.
Anche per quanto riguarda le tappe operative, già dal secondo incontro il programma ha subito una leggera variazione, passando dalle tre lettere giornaliere, come da protocollo, a due, garantendo così tempi più distesi e una maggiore serenità ai bambini per un apprendimento più efficace.
Per alcuni bambini disabili si ritiene necessario per il futuro valutare la possibilità di strutturare schede operative adeguate alle loro difficoltà, ad esempio presentando una lettera per volta, con immagini grandi e semplificando le schede di riconoscimento e memorizzazione a non più di due - tre elementi.
Alle attività proposte i bambini hanno risposto con grande entusiasmo, lodevole partecipazione e gioiosa aspettativa, che ha reso ogni lezione una piacevolissima sorpresa, tutti e ciascuno si sono impegnati attivamente con sicurezza e autonomia raggiungendo ottimi risultati.
La festa finale ha confermato l'efficacia di questo metodo e la validità del supporto multimediale; il gioco realizzato con il baule degli oggetti reali utilizzati nelle varie drammatizzazione ha evocato nei bambini le lettere conosciute e ci ha permesso di verificarne l'acquisizione.
A noi docenti questa esperienza è piaciuta davvero tanto, ci siamo messe in gioco con entusiasmo e creatività, calandoci completamente nel ruolo di gioiose computeraie, inventando una storia nella storia, travestendoci e drammatizzando i vari racconti, divertendoci con i bambini, cercando sistemi sempre nuovi e vari per meglio catturare il loro interesse e suscitare la loro meraviglia, galvanizzate dai risultati che mano mano riscontravamo. Tali brillanti risultati, uniti al fatto di vedere i bambini affascinati dal mezzo tecnologico, "rapiti" e completamente coinvolti dai personaggi e dalle situazioni dei vari racconti, ha fatto nascere in noi la ferma intenzione di continuare nel futuro questa bellissima esperienza, allargandola a tutte le sezioni della nostra scuola, per condividere un metodo che arricchisce l'esperienza formativa del bambino e lo agevola notevolmente nell'approccio con la lingua scritta.
Infatti, la sfida della scuola è che essa possa insegnare a leggere e scrivere a tutti i bambini, anche a quelli che hanno difficoltà rilevanti. A tal proposito il metodo impartito all'interno del "Globalismo Affettivo" essendo di tipo analitico è adatto anche per i bambini disabili, specie quelli con sindrome di Down, che hanno difficoltà metafonologica, cioè l'incapacità di convertire i fonemi in grafemi. Il coinvolgimento del bambino disabile nel racconto, attraverso la drammatizzazione, ha contribuito non solo all'acquisizione delle lettere ma anche all'interazione e alla socializzazione, elementi importanti per garantire una vera e propria integrazione in una scuola che sia effettivamente inclusiva.
Un grazie sincero ed affettuoso al buono e bravo computeraio, prof. Vito De Lillo che con amore e professionalità ha dedicato buona parte della sua vita ad aiutare, sostenere ed agevolare l'apprendimento dei bambini.

Andria, 03/06/2010

f.to
Insegnante referente: Matera Francesca

Insegnanti coinvolti:
Cannone Nunzia
Civita Angela
Lombardi Angela
Lombardi Rosa Angela
Matera Francesca
Miracapillo Vincenza
Sgarra Maria

Suriano Maria


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