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Le osservazioni delle insegnanti:
Scuola: "Ten. Lusito" 2°C:D: "C: Battisti" Sede:Molfetta
I BAMBINI MOSTRANO INTERESSE E ATTENZIONE
DURANTE L'ASCOLTO E LA VISIONE DEI RACCONTI
AL P.C. IN PARTICOLARE, I PICCOLI SONO COSI' COINVOLTI DA GAREGGIARE FRA DI LORO PER PARTECIPARE ALLA DRAMMATIZZAZIONE DELLE STORIE.
SI RILEVA UN AUMENTO DELLA CAPACITA' ATTENTIVA DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI; TUTTAVIA NON SI REGISTRANO AL MOMENTO, RISULTATI SIGNIFICATIVI..
PER QUEL CHE CONCERNE I BAMBINI CON DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO, SI RISCONTRANO SIA ATTEGGIAMENTI POS ITIVI CHE MIGLIORAMENTI NELLE COMPETENZE COGNITIVE RISPETTO AGLI INIZIALI LIVELLI DI PARTENZA.
SIN DAL PRIMO INCONTRO I BAMBINI HANNO PARTECIPATO CON INTERESSE A TUTTE LE ATTIVITA'DIMOSTRANDO UN COINVOLGIMENTO PARTICOLARE SIA NELLA DRAMMATIZZAZIONE DELLE STORIE CHE NELLA RIPRODUZIONE GRAFICA DELLE STESSE, DALLE QUALI EMERGONO NOTEVOLI CAPACITA' DI SINTESI E CURA DEI PARTICOLARI.
SI REGISTRANO ALCUNE DIFFICOLTA' NEL GESTIRE LA TEMPISTICA DEGLI INCONTRI. INFATTI, CONSIDERATI I TEMPI DI AVVIO DEL PROGETTO E LE TAPPE OPERATIVE INDICATE A CUI CI STIAMO ATTENENDO, RITENIAMO CHE SIA PIU' OPPORTUNO AUMENTARE IL NUMERO DEGLI INCONTRI PREVISTI PER PERMETTERE AD ALCUNI BAMBINI DI METABOLIZZARE LE CONOSCENZE ACQUISITE E AD ALTRI, DI EFFETTUARE ALL'OCCORENZA, INTERVENTI DI RINFORZO.
Ins. Introna Daniela
Scuola "Zona Levante" II Circolo Didattico Sede:Molfetta
Il livello di attenzione e di interesse sono molto alti come attestano le frequenti domande poste da molti bambini durante il racconto; sono altissimi durante la videoproiezione dei racconti.
Non ci sono bambini nelle situazioni previste; tuttavia ve ne sono
alcuni molto insicuri e schivi che durante l'esperienza, sollecitati, non hanno esitato a mettersi in gioco dimostrando nella fase di recupero di aver interiorizzato le proposte.
La risposta dei bambini è stata molto positiva in tutte le attività; Nella rappresentazione grafica sono emerse le emozioni e i sentimenti che le storie hanno destato in ogni bambino in modo diverso per tutti, a seconda delle "corde" toccate in ognuno di essi.
Le difficoltà sono correlate al periodo di attuazione che non consente tempi distesi e comporta un grosso carico di lavoro aggiuntivo per organizzare gli interventi e valutare gli elaborati prodotti di volta in volta. Nel nostro gruppo il computeraio "entra" simpaticamente nel corpo di una maestra assumendone le sembianze. La strategia ha sorpreso i bambini solo inizialmente; ora gli stessi bambini si esortano vicendevolmente a chiamare la maestra (inconsapevole della trasformazione)"computeraio" rassicurandola del fatto che le racconteranno tutto più tardi.
Ins. Mininni Rosa
Relazione Finale
Il 2° C. D. "C. Battisti" ha aderito alla sperimentazione del metodo "Globalismo affettivo" coinvolgendo i due plessi "Ten. Lusito" e "Zona Levante".
Le modalità organizzative dei due plessi sono state diverse.
Per quel che concerne il plesso "Ten. Lusito", la sperimentazione ha riguardato 16 bambini provenienti dalle 4 sezioni del plesso tra cui 2 diversamente abili. Al fine di testare la validità del metodo, il gruppo di alunni sottoposti a sperimentazione è stato ottenuto selezionando solo i bambini con competenze iniziali medio-basse.
Gli incontri settimanali, della durata di 2 ore, sono stati animati da 4 docenti, di cui 2 curriculari e 2 di sostegno che hanno assunto alternandosi, il ruolo di "Fatina letterina" in modo tale che tutte potessero vivere pienamente l'esperienza. Il tipico cappello da fatina, creato apposta per l'occorrenza, è stato indossato dalla maestra che con entusiasmo ha portato i bambini nel mondo delle lettere conoscendone le storie.
Invece per quel che riguarda "Zona Levante", la sperimentazione ha coinvolto tutti i cinquenni della scuola aggregati in due gruppi : nel primo sono stati inclusi i bambini con competenze iniziali ridotte per i quali si sono svolti dieci incontri bisettimanali ognuno di due ore; per questo gruppo si sono trasmessi i dati al Gruppo Osservazione e Monitoraggio. Il secondo, verificate le maggiori competenze di partenza, ha sperimentato il metodo in dieci incontri bisettimanali della durata di un'ora; anche per questo gruppo il team ha monitorato il percorso in maniera informale.
Gli incontri, quindicinali per ogni gruppo, sono stati animati da quattro docenti di cui due hanno assunto il ruolo di computeraio e assistente informatico, alternandosi all'interno dei due gruppi; la terza docente ha curato la regia degli incontri, la quarta ne ha registrato le diverse fasi con l'utilizzo di audiovisivi. La figura del computeraio con le sembianze della maestra ha inizialmente destato incredulità ma la spiegazione fornita per la "trasformazione" ha convinto i bambini coinvolgendoli in un gioco in cui fantasia e realtà si sono armonicamente avvicendate.
Nonostante le diverse modalità organizzative e di costituzione dei gruppi è emerso dal confronto tra tutti i docenti coinvolti che la partecipazione, la curiosità e l'interesse dei piccoli sono stati vivi e costanti in ogni incontro che veniva atteso di volta in volta con entusiasmo crescente.
I racconti hanno catturato l'attenzione di tutti suscitando emozioni diverse come è emerso nei riracconti individuali e nei recuperi grafici. I percorsi digitali nei quali i piccoli si sono cimentati hanno tenuto alto il livello di partecipazione favorendo il processo di acquisizione "in fieri ". Il robot li ha avvicinati alle sonorità dei fonemi inducendo la comprensione delle parole nella maggior parte dei casi e l'intuizione delle stesse negli altri.
Il team ritiene positiva l'esperienza vissuta non solo in termini di acquisizioni strumentali raggiunte ma soprattutto per la ricchezza delle possibilità che il metodo offre nell'interazione del bambino coi pari, con gli adulti e col mondo dei simboli del codice scritto che nel globalismo affettivo acquistano un senso, un significato, assumono un'anima.
Si sottolinea che i tempi ipotizzati ex-ante sono risultati insufficienti poiché incontri ulteriori avrebbero consentito a tutti il raggiungimento anche dei traguardi non previsti per il nostro ordine di scuola.
Si ritiene inoltre che l'esperienza nel prossimo anno scolastico debba essere pianificata e proposta in tempi diversi e più distesi rispetto a quelli individuati quest'anno.
Molfetta, 31.05.2010
Le insegnanti referenti
Introna Daniela
Mininni Rosa