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Le osservazioni delle insegnanti:
Nel nostro circolo la sperimentazione metodologica è stata adottata da due sezioni con il coinvolgimento di 31 bambini e quattro docenti.
Una sezione eterogenea composta da 23 alunni di cui 11 di cinque anni e 12 di tre anni, con la presenza di due docenti contitolari sulla sezione.
Una sezione di 18 alunni di quattro anni con una docente curriculare di sezione e una di sostegno.
Nella sperimentazione sono stati coinvolti un diversamente abile di quattro anni, con deficit grave, e due cinquenni con problemi di linguaggio.
La sperimentazione è stata realizzata in tutte e due le sezioni, coinvolgendo tutti i bambini, con delle diversificazioni metodologiche, rese necessarie dalla eterogenea età dei piccoli. I cinquenni hanno seguito agevolmente il percorso in tutto il protocollo suggerito dagli ideatori del metodo.
I quattrenni, invece, hanno sviluppato il percorso con dei tempi più prolungati utilizzando schede operative sintetizzate nelle sequenze storiche. Le colleghe al riguardo hanno ritenuto opportuno attuare un primo accostamento al metodo riservandosi di sperimentarlo nella sua totalità l'anno successivo.
Anche i treenni sono stati coinvolti, per quanto il metodo non prevedesse la sperimentazione su di loro; i docenti tuttavia hanno ritenuto opportuno farlo in quanto sembrava discriminante nei loro confronti, avendo questi utenti una curiosità molto forte nei riguardi di tutte le attività che i "grandi" della sezione realizzano. I piccoli in questo non hanno disatteso le aspettative dei docenti, dato che hanno seguito la sperimentazione con interesse. Le attività tra l'altro erano state adattate alle loro capacità, nell'intento di suscitare una adeguata partecipazione nei discenti e di non stancarli molto.
Tutti hanno seguito ed ascoltato le storie, con l'ausilio di illustrazioni riportati su dei cartelloni. La trama dei racconti è stata rappresentata e commentata su di una lavagna con la tecnica del fumetto. A ciò è seguita la verbalizzazione e la drammatizzazione. Successivamente i cinquenni si spostavano nell'aula multimediale per rivivere la storia in formato digitale e continuare tutto il percorso che veniva suggerito dal protocollo proposto dall'ideatore, mentre i treenni procedevano alla coloritura della scheda del racconto, ascoltato nel corso della giornata, avente una sola grande immagine che sintetizzava la storia stessa.
Il metodo "Globalismo affettivo" ha dato buoni risultati nell'esperienza diretta con i nostri bambini. L'utilizzo delle immagini al computer, della musica, della drammatizzazione e della verbalizzazione ha indotto in loro una adeguata partecipazione sostenuta da un buon entusiasmo che ha coinvolto anche i bambini che presentavano difficoltà nell'apprendimento poiché l'errore non li mortificava, anzi li induceva a riprovare nuovamente per trovare una risposta giusta.
Il metodo essendo flessibile è risultato adeguato ed interessante, in quanto tutti i bambini sono stati in grado di riconoscere le lettere e le storie che le rappresentano, ognuno ha dato il proprio contributo per poter realizzare il libro delle storie del computeraio. A fine anno il bilancio è positivo. Quasi tutti i cinquenni sono in grado riconoscere le lettere, di leggerle e di riprodurle graficamente in autonomia e sotto dettatura, nonché di fare uno spelling della parola presa in considerazione. Le famiglie dal canto loro hanno mostrato un grande interesse verso questo nuovo metodo di conoscenza improntato sul gioco, sulla fantasia, la verbalizzazione, la drammatizzazione, sulla manualità e l'utilizzo dei supporti multimediali.
Insegnante referente: Leo Maria
Insegnanti coinvolti:
Gioia Domenica
Leone Giulia